Come già accennato in altri articoli, anche se di norma un impianto fotovoltaico funziona in maniera automatica, è bene effettuare la manutenzione ordinaria almeno una volta all’anno (due volte  per gli impianti superiori ai 20 kWp). Inoltre con l’utilizzo di un sistema di monitoraggio si possono visualizzare malfunzionamenti ed  effettuare interventi di verifica della produzione per fare in modo di migliorarne eventualmente il rendimento.

La manutenzione ordinaria di un impianto fotovoltaico si compone di 4 fasi:

  • Pulizia superficiale del modulo
  • Ispezione visiva su eventuali deterioramenti interni della tenuta stagna di ogni modulo
  • Verifica dei collegamenti elettrici e cablaggio
  • Controllo delle caratteristiche elettriche di tutto il sistema

Verificare il buon funzionamento e quindi la resa di un impianto fotovoltaico è molto utile, in quanto nel caso dovesse risultare inferiore alle attese, risulterà necessario individuarne le cause ed intervenire tempestivamente per non subire perdite economiche ingenti. Poter contare su un impianto costantemente  monitorato, messo a punto ed in ottime condizioni garantirà una resa sempre ottimale con un conseguente risparmio economico.

Al giorno d’oggi stipulare un contratto di manutenzione significa avere il vantaggio di poter contare su un punto di riferimento qualificato al quale rivolgersi in caso di malfunzionamenti o guasti.

Meridiana Energia Srl si avvale di personale specializzato e di lunga esperienza nel settore delle installazioni elettriche e degli impianti fotovoltaici. Tale personale è opportunamente formato ed addestrato per intervenire rapidamente e lavorare in sicurezza.

Fare affidamento su un buon sistema di monitoraggio significa individuare in tempo reale eventuali guasti ed intervenire nel minor tempo possibile riducendo drasticamente le perdite derivanti dalla diminuzione o addirittura dalla mancata produzione dell’impianto.

Ora vorrei farvi un esempio reale di cosa può accadere quando non si da la dovuta importanza all’aspetto manutenzione. Nel caso specifico vi mostro le conseguenze a cui è andato incontro un nostro nuovo cliente che possiede un impianto da 400 kWp installato sui tetti di una azienda agricola, con all’attivo ben 5 anni di funzionamento.

Come potete vedere dall’immagine, del quadro di stringa non è rimasto più nulla, se non un mucchio di rottami e cenere a terra. In questo specifico caso è andata bene perché non erano presenti materiali combustibili (come fieno, paglia ecc…) nelle immediate vicinanze che avrebbe potuto propagare l’incendio creando danni a tutta l’azienda agricola.

Questo è accaduto perché è avvenuto un cortocircuito all’interno del quadro elettrico dovuto ad un precoce deterioramento della apparecchiature che si sono surriscaldate perché l’involucro del quadro era stato sottodimensionato in fase di progettazione.

Come da secondo punto della nostra check list iniziale, senza una periodica e accurata ispezione visiva non si è potuto prevenire l’accaduto. Il danno in termini di mancata produzione è stimabile intorno ai 3.000€ e ne aggiungiamo altrettanti per la riparazione. Inoltre l’agricoltore non avrà diritto ad un rimborso assicurativo perché il presupposto fondamentale è quello di sottoscrivere un contratto di manutenzione ordinaria con una ditta in possesso dei requisiti.

L’agricoltore resosi consapevole del rischio che ha corso ci ha commissionato la sostituzione di tutti i quadri di stringa con dei modelli progettati e costruiti da noi, stipulando un contratto di manutenzione ad hoc con supervisione mediante sistema Solar Log.

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A presto…

Meridiana Energia